Secondo uno studio, circa l’80% delle abitazioni ha piccole difformità e irregolarità dovute a interpretazioni incerte o piccole modifiche minori. Tali condizioni non permette ai cittadini di poter vendere o acquistare immobili oppure procedere alla ristrutturazione degli immobili. La mancanza di stato legittimo sta paralizzando gli iter amministrativi e i lavori di ristrutturazione.

La possibilità di sanare abusi è oggi rimandata alla condizione di “doppia conformità” che risulta in troppi casi stringente e inattuabile, oppure alle tolleranze costruttive pari al 2% in base all’art. 34 bis del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001).

Questo piano ha lo scopo di permettere ai proprietari di sanare tali difformità in modo più semplice e rapido.

Le prerogative per poter usufruire di tale piano è l’attenta e minuziosa verifica dello stato attuale e della documentazione agli atti esistenti. Solo facendo l’analisi della conformità è possibile sapere se esistono e quali sono le difformità esistenti.

In attesa di notizie più chiare per sapere quali casi rientrano nell’imminente “condono edilizio”, fai fare un’analisi completa delle tue proprietà per sapere quali sono le difformità esistenti. Conoscere prima la situazione ti aiuterà a presentare rapidamente la domanda di sanatoria.

Da quanto annunciato il piano “Salva Casa” andrà ad agire sui seguenti abusi:

 

• Rendere più semplici i cambi d’uso di una unità immobiliare;
• Aumento della percentuale delle tolleranze costruttive e le difformità interne alle abitazioni;
• Rimozione della doppia conformità mantenendo la conformità alle normative esistenti al momento della realizzazione dell’abuso;
• Difformità legate all’interpretazione di documentazione relativi a edifici di vecchia realizzazione.

 

Emerge anche la volontà di rendere più semplice la verifica dello stato legittimo degli immobili che sono stati realizzati prima delle normative edilizie.